giovedì 13 febbraio 2014

Pensieri e momenti



Avevo tante cose da dire, eppure non le ricordo. In queste sere ho pensato spesso, ma ogni volta, non buttando giù le parole, le perdevo durante la notte. E non tornavano più.
Così sono i pensieri, o almeno lo sono per me. Parole, immagini, suoni che vanno a creare un'idea, per poi scomporsi dopo poco a ricrearne un'altra. Rapidi. E se non sono altrettanto veloce, li perdo.
Come i momenti. Parlo di quei momenti che fanno le occasioni. Quelle sensazioni, quelle voci, quegli sguardi, quelle luci, quei suoni, che si combinano perfettamente, nello stesso momento. O sei pronto ad acchiapparli o sono andati per sempre. E non li puoi ricreare quei momenti, perché ormai sono persi nel passato.
Un secondo fa, si, eppure è pur sempre passato.
Allora cosa succede? Non puoi riportarlo indietro, non esiste il rewind. È quindi ragionevole ritenere, che l'unica cosa da fare, sia andare avanti col copione, e lasciare che continui a svolgersi. A questo punto, possono succedere due cose.Senza forzare, lasciando che accada, la tua storia potrebbe portarti di nuovo ad un'altro fatidico momento, uno simile, ma sarà comunque diverso. Stessa persona ma situazioni diverse e conseguenze diverse. Oppure quell'incrocio di vita, o intreccio, non capiterà mai più e allora, non serve a nulla torturarsi, battersi il petto, con i pugni del se e del ma. Ci sono infiniti attimi, che possono portarti ad altre infinite situazioni. Non della stessa intensità, non dello stesso tipo, ma pur sempre infinite.

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