sabato 17 maggio 2014



Com'è bella la luna stasera. Non è perfetta. Il lato superiore pende. Ma è enorme. E luminosa. E di uno strano giallo. Le ombre disegnano il volto di una donna che canta al cielo. Ma il suo canto è coperto dai rumori maleducati della città. Grida, sirene, macchine che coprono il suo canto. Il silenzio.
L'aria è fresca, quasi fredda. Ma sono all'aria aperta. E questo mi piace. Sono sempre circondata da mura, non sento più l'aria \sulla pelle. Fino ad ora solo vento freddo.
E sono da sola, immersa nella luce notturna. E mi sento a mio agio.
E provo quella strana sensazione che ho già vissuto. È familiare.  Una specie di piccolo brivido che parte dall'esterno, dalla pelle, per terminare alla base della spina dorsale. E proviene da tutti i lati della tua pelle. E arriva fin nel profondo.
E ti svegli.
Per un attimo.
Diventi cosciente che ci sei.
Tu esisti.
Ed è una sensazione dolce amara. Come se fosse così intenso e così sensato e sicuro, da provare una sorta di malinconia, per quanto sia inafferrabile.

E sorridi.