martedì 26 luglio 2016

Una domanda come risposta

Mi lamento di ciò che mi capita, ma come potebbe essere altrimenti se non so ciò che voglio.
Avrebbe senso se fossi una persona che si accontenta, che trae il meglio da ciò che le succede, ma non sono così. Sono una persona esigente. Si, ma cosa esigo?
Meg canta"Io voglio tutto anche l'impossibile, io voglio tutto e sarò impacabile". E mi sento implacabile, sento un calore che avvampa dentro, darei fuoco a mari e monti per ottenere ciò che voglio, se solo sapessi cosa voglio.
Mi hanno detto di guardarmi dentro, ma è difficile per chi è miope come me, chi non vede da lontano, chi ha bisogno di sbattere il muso sulle cose. Dovrei imbattermi in ciò che voglio per capire che lo voglio. E allo stesso modo, devo scontrarmi con ciò che non voglio, per capire che non lo voglio.
E mi fa rabbia, perchè sono fallimenti. Questa consapevolezza si trasforma in impotenza, perchè cotinuo a fallire non imparando nulla dalla lezione precedente. Vedo il bug ma non riesco a correggerlo. È come presentarsi ad un esame ed essere sistematicamente e regolarmente bocciato, scivolando sempre sulo stesso errore. L'impotenza per questa insensatezza muta in frustrazione.
Mi hanno suggerito di farmi delle domande. Certo, come se non me ne fossi fatte, come se non mi fossi mai persa in una di quelle conversazioni interiori in cui sei te stessa contro te stessa. In cui ti chiedi rabbiosa perchè lo hai fatto e ti rispondi altrettanto in cagnesco che se lo avessi saputo magari non lo avresti fatto. O che magari lo sapevi, ma devi commettere un errore perchè il tuo sistema è bacato. Anzi no, ottuso. Perchè è così che si definise qualcuno che non capisce le cose più semplici, senza intelligenza.

E allora ci provo di nuovo.
Cerco di calarmi in questo pozzo buio che è la mia mente.

Il fondo è lontano, c'è solo nero intorno a me.
Io a penzoloni, non vedo niente intorno a me.
Allungo la gamba, tasto con un piede, c'è solo il vuoto intorno a me.

Chiamo ad alta voce, faccio una domanda, ma è solo l'eco della mia domanda che mi risponde.

Di nuovo, una domanda come risposta.