sabato 28 giugno 2014

Pensieri




Non avere più bisogno di nulla se non della sua voce che mi culla dolcemente al buio e del calore delle sue mani che accarezzano ogni centimetro del mio corpo, ogni volta come se fosse la prima volta, come se avesse bisogno di riscoprirmi di nuovo, nonostante quelle stesse mani abbiano percorso e ripercorso centinaia, migliaia, milioni di volte il medesimo cammino.
Quel momento solo nostro, in cui esistiamo solo noi. Quando siamo solo occhi, cuore e pelle.
Paura, ansia, preoccupazioni spazzate via, annullate, non dalle parole, ma dai suoi occhi, occhi che parlano. Discorsi muti eppure mai stati così eloquenti.
Non lo so se le nostre vite sono intrecciate o destinate a toccarsi per poi separarsi, ma se anche così fosse, non mi interessa. Fino a quel momento, vorrei che mi tenesse in quel vuoto tra le sue braccia che così naturalmente riesco a riempire perfettamente.
Per adesso è tutto ciò che conta.

venerdì 27 giugno 2014

Insicurezza



L'insicurezza è quella palla che si materializza alla fine dello stomaco e che ti tiene incollata a terra, corpo e mente.
L'insicurezza ti confonde, cerchi di fare un passo in una direzione, ma non sai se andare avanti o tornare indietro. Sei incollata in quel punto e ti guardi smarrita attorno, alla ricerca di un segnale, di una persona che ti indichi la via, ma non c'è nessuno, solo tu e quel peso opprimente, che ti fa andare più forte il respiro, ti fa battere di più il cuore mentre tu sei ferma, immobile, eppure sudata e affannata come se stessi correndo.
L'insicurezza mi rende cieca, non vedo dietro di me, non vedo davanti a me. Solo buio.
L'insicurezza mi avvelena lentamente, un veleno centellinato come se fosse un vino pregiato, mi intorpidisce la mente e mi ammazza senza fretta.

Una singola parola, così come un battito d'ali di una farfalla che scatena un tornado dentro la parte più profonda di me.

martedì 3 giugno 2014

Demoni


Ognuno ha i suoi demoni personali. I demoni di una persona sono le sue debolezze. Così mi è stato detto  ieri notte.
Ed ogni problema che si ripropone non è altro che una nuova sfida contro i propri demoni. E quando perdi, tu non perdi, semplicemente sei loro complice. Li lasci vincere.
Sono anni che convivo con i miei demoni, che danzo con loro e che ne divento complice. Disparati problemi ma pochi semplice demoni che non escono dalla mia vita e dalla mia mente. Che mi costringono ad occhi spalancati e notti insonni. A viti che si stringono nelle tempie e schiacciano. E sono stanca di continuare a tacere e perdere le parole difronte ai soprusi. Aprire la bocca per farne uscire aria. E sono stanca dell'impulsività che mi sbatte da un lato all'altro della linea della ragione e del torto. Del rosso che mi riempie la testa e fa uscire fuori parole sconnesse, idee spezzate.
E i miei demoni mi accompagnano, uno da un lato e uno dall'altro, mi tengono per mano come se fossero i miei genitori, si prendono cura di me e non mi lasciano andare da sola. Perchè con loro sono ancora bambina, a prescindere dall'età.
Loro mi tengono, ma io non lascio andare le loro mani.
I miei demoni sono io.